Strategista di Citigroup: le azioni statunitensi potrebbero aver già raggiunto il picco a breve termine

Lo stratega di Citigroup ha dichiarato che, a causa dei rischi portati dalle proposte politiche di Trump, l'attuale aumento del 4,5% delle azioni statunitensi di quest'anno potrebbe già essere il miglior risultato a breve termine. Il team guidato da Scott Chronert ha affermato che gli investitori stanno scommettendo che la politica "America First" di Trump avrà un impatto "pro-business", "Non ci opponiamo a questo, ma allo stesso tempo crediamo anche che i danni delle politiche correlate ai fondamentali potrebbero non essere ancora stati prezzati. La nostra visione per l'intero anno non è cambiata significativamente, ma c'è un leggero aumento del rischio al ribasso nel breve e medio termine." La performance delle azioni statunitensi è rimasta indietro rispetto ai mercati azionari globali nel 2025 perché i mercati erano preoccupati che il protezionismo di Trump e le proposte di dazi all'importazione potessero stimolare l'inflazione. Gli investitori hanno anche messo in dubbio le alte valutazioni dei giganti tecnologici; quattro delle sette aziende (Apple, Tesla, Alphabet e Microsoft) sono attualmente in calo. Rispetto ai livelli di picco alla fine del 2023, i contributi di questi sette giganti alla crescita degli utili sono rallentati. Chronert ha detto che lo slancio ora proviene da altre parti dell'indice S&P 500; ci sono segni di una tendenza al rialzo che si espande oltre le azioni tecnologiche a grande capitalizzazione, ma finora è limitata solo ad altre azioni a grande capitalizzazione.