Incertezza tariffaria e scommesse sui tagli dei tassi spingono l'oro a nuovi massimi

I prezzi dell'oro sono aumentati giovedì, raggiungendo nuovamente livelli record nella sessione statunitense, superando i 2.960 dollari l'oncia, poiché l'incertezza sulle tariffe in aumento e le scommesse del mercato sul fatto che la Federal Reserve allenterà la politica monetaria hanno mantenuto forte l'attrattiva dell'oro. Alex Ebkarian, direttore operativo di Allegiance Gold, ha dichiarato: "L'oro è in un mercato rialzista a lungo termine. Ci aspettiamo che i prezzi dell'oro si muovano tra i 3.000 e i 3.200 dollari quest'anno." Le ultime politiche commerciali del presidente degli Stati Uniti Donald Trump hanno aiutato l'oro a guadagnare il 12% finora quest'anno, rendendolo un bene favorito dagli investitori in mezzo a turbolenze geopolitiche ed economiche. Inoltre, i dati del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti hanno mostrato che il PPI è rimasto sorprendentemente invariato a febbraio, mentre il CPI è aumentato dello 0,2% lo scorso mese dopo un'accelerazione dello 0,5% a gennaio. Nel frattempo, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite la scorsa settimana, ma tagli drastici alla spesa pubblica e una guerra commerciale in escalation minacciano la stabilità del mercato del lavoro. La Federal Reserve potrebbe essere costretta a ridurre i tassi di interesse. La diminuzione dei tassi di interesse è vista come positiva per l'oro perché quando i rendimenti diminuiscono, diminuiscono anche i costi opportunità.