Van Eck definisce Ethereum il token di Wall Street in mezzo alla crescita delle stablecoin

Ethereum, un “token di Wall Street”? È così che Jan van Eck, CEO della società di gestione degli investimenti VanEck, lo ha descritto, suggerendo che potrebbe diventare la blockchain di riferimento per le banche mentre si preparano all’ascesa delle stablecoin. Sostiene che la crescita delle stablecoin sta spingendo le istituzioni finanziarie a ripensare il modo in cui elaborano i pagamenti digitali, e la tecnologia di Ethereum le conferisce un forte vantaggio.

Van Eck su banche e stablecoin

Van Eck spiega che presto banche e fornitori di servizi non potranno più evitare le transazioni in stablecoin. Di conseguenza, le piattaforme più propense a guidare questo settore sono Ethereum stessa o altri sistemi costruiti utilizzando il suo modello di base. La capacità della blockchain di supportare applicazioni finanziarie programmabili potrebbe darle un vantaggio rispetto ad altre piattaforme.

È proprio quello che chiamo il token di Wall Street. E con questo intendo che, se pensi che a causa delle stablecoin ora, ogni banca e ogni società di servizi finanziari deve avere un modo per accettare stablecoin.

 Jan van Eck

Allo stesso tempo, anche l’ambiente normativo sta cambiando. Con il Genius Act ora in vigore dopo essere stato firmato dal Presidente Donald Trump, gli Stati Uniti hanno introdotto la loro prima legge federale che affronta il tema delle stablecoin. 

Questo sviluppo delinea un quadro su come questi asset digitali possano integrarsi nel sistema finanziario e offre alle banche maggiore certezza mentre si preparano a integrarli nei loro servizi.

Crescita rallenta ma le riserve di stablecoin raggiungono livelli record

Il mercato delle stablecoin mostra segnali sia di forte adozione che di crescita più lenta. I dati chiave evidenziano questa tendenza:

• La capitalizzazione di mercato ha superato i 280 miliardi di dollari, riflettendo una rapida espansione.
• La crescita settimanale della capitalizzazione di mercato delle stablecoin è ora di circa 1,1 miliardi di dollari, mostrando un rallentamento rispetto ai periodi precedenti, secondo CryptoQuant.
• La crescita a 60 giorni di USDT è di circa 10 miliardi di dollari, un calo rispetto ai precedenti massimi superiori a 21 miliardi di dollari.
• Nonostante il rallentamento, le riserve di stablecoin sugli exchange hanno raggiunto il record di 68 miliardi di dollari il 22 agosto, superando il precedente picco di febbraio 2022.
• USDT rappresenta la maggior parte di queste riserve con 53 miliardi di dollari, mentre USDC ne conta 13 miliardi.

Banche sotto pressione per adattarsi

Per Van Eck, questi sviluppi lasciano alle banche poche alternative se non prepararsi. Nell’intervista a Fox Business, Van Eck ha sottolineato che le aziende dovranno adottare tecnologie per gestire le stablecoin nei prossimi 12 mesi. Ha osservato che, sebbene il cambiamento possa richiedere tempo, le società di servizi finanziari non possono permettersi di rifiutare pagamenti digitali dai clienti.

A supporto di questa tendenza, un report della piattaforma di asset digitali Fireblocks mostra che il 90% degli operatori istituzionali intervistati sta esplorando modi per integrare le stablecoin nelle proprie operazioni.

Nel frattempo, l’attività aziendale ha giocato un ruolo centrale nel recente slancio di Ethereum. Le società di tesoreria hanno complessivamente acquisito oltre 6 miliardi di dollari in ETH nell’ultimo mese. BitMine e SharpLink sono stati gli acquirenti più importanti. Questa ondata di accumulo mostra come Ethereum venga posizionato come asset pratico nella finanza aziendale, piuttosto che rimanere limitato al trading speculativo.

Seguendo questa tendenza, ETH ha raggiunto un massimo storico di 4.946 dollari il 24 agosto. Da allora è sceso di circa il 5%, scambiando intorno ai 4.600 dollari al momento della stesura.