L'autorità di vigilanza europea avverte gli investitori riguardo alle azioni tokenizzate
Le azioni tokenizzate si stanno moltiplicando sulle piattaforme crypto. Ma quale valore reale hanno per gli investitori? ESMA infatti teme un fraintendimento riguardo questi strumenti ibridi. Tutti i dettagli qui sotto !
In breve
- Le azioni tokenizzate su crypto non concedono diritti reali, il che può potenzialmente trarre in inganno gli investitori.
- ESMA sostiene l’innovazione ma richiede quadri normativi chiari per proteggere mercati e risparmiatori.
Perché ESMA punta il dito contro le azioni tokenizzate?
Le azioni tokenizzate stanno attirando sempre più l’attenzione degli investitori. Recentemente, anche Donald Trump ne ha parlato in uno dei suoi progetti crypto.
Di fronte all’ascesa di questi asset digitali, la direttrice esecutiva di ESMA Natasha Cazenave lancia un avvertimento. Secondo lei, questi prodotti crypto possono generare confusione tra la reale proprietà e l’esposizione sintetica.
Durante un intervento a Dubrovnik, ha ricordato che questi strumenti non conferiscono né diritti di voto né dividendi. Il fatto è che questi asset crypto sono spesso garantiti da azioni tradizionali tramite entità ad hoc.
Attirati dall’accessibilità 24/7 e dalla possibilità di proprietà frazionata, gli investitori rischiano quindi di credere di possedere realmente quando in realtà detengono solo un asset derivato. Questa zona grigia solleva una domanda centrale: quali protezioni esistono in caso di controversia, insolvenza o disallineamento con l’asset sottostante?
Una tecnologia crypto promettente, ma ancora limitata
Dal lato delle autorità europee, l’approccio resta sfumato. ESMA infatti riconosce il potenziale della tokenizzazione:
- riduzione dei costi di emissione ;
- accesso ampliato ai mercati finanziari ;
- negoziazione accelerata…
Dal 2019, inoltre, la Commissione Europea ha sostenuto diverse iniziative pilota guidate in particolare dalla EIB e dal Ministero delle Finanze tedesco.
Ma questi progetti crypto si scontrano con limitazioni strutturali. Si fa riferimento alla maggior parte dei titoli tokenizzati che circolano tramite private placement. Questi sono spesso illiquidi e non interoperabili tra le piattaforme crypto.
Per progredire, l’UE ha istituito un regime pilota blockchain che consente alle aziende di testare prodotti in un quadro normativo più flessibile. L’esperienza acquisita tramite questo dispositivo, unita alle lezioni del regolamento MiCA, dovrebbe permettere di costruire una regolamentazione adattata all’ambiente crypto.
Così, le azioni tokenizzate pongono tante promesse quante domande. ESMA invita alla vigilanza, senza rallentare lo slancio tecnologico.
Esclusione di responsabilità: il contenuto di questo articolo riflette esclusivamente l’opinione dell’autore e non rappresenta in alcun modo la piattaforma. Questo articolo non deve essere utilizzato come riferimento per prendere decisioni di investimento.
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