Punti chiave:
Lo skew delle opzioni su Bitcoin e i tassi di finanziamento dei futures evidenziano una cautela persistente, nonostante BTC abbia difeso il livello di supporto a $110.000.
I deflussi dagli spot Bitcoin ETF e la decisione negativa di Strategy sull’indice S&P 500 continuano a pesare sul sentiment dei trader.
Bitcoin (BTC) è salito sopra i $112.000 lunedì, allontanandosi dal livello di $108.000 visto la settimana precedente. Tuttavia, secondo le metriche dei derivati su BTC, questo rialzo non è stato abbastanza forte da ristabilire la fiducia. I trader ora cercano di capire cosa stia impedendo un miglioramento del sentiment e se Bitcoin abbia lo slancio necessario per superare i $120.000.
Attualmente, lo skew delta delle opzioni BTC si attesta al 9%, il che significa che le opzioni put (vendita) sono prezzate con un premio rispetto agli strumenti call (acquisto) equivalenti. Questo segnala tipicamente avversione al rischio, anche se potrebbe semplicemente riflettere le condizioni di trading della scorsa settimana piuttosto che un’aspettativa chiara di un forte calo. Un vero aumento della domanda di protezione al ribasso sarebbe evidente nel rapporto put-to-call delle opzioni.
Lunedì, la domanda di opzioni put è aumentata, invertendo la tendenza delle due sessioni precedenti. I dati indicano un maggiore interesse per strategie neutrali o ribassiste, suggerendo che i trader rimangono cauti riguardo a un possibile calo sotto i $108.000.
Parte di questa mancanza di entusiasmo deriva dall’incapacità di Bitcoin di rispecchiare i nuovi massimi storici sia dell’S&P 500 che dell’oro. Dati sul mercato del lavoro negli Stati Uniti più deboli del previsto hanno rafforzato le aspettative di un allentamento monetario.
Secondo il CME FedWatch tool, i trader ora attribuiscono una probabilità del 73% che i tassi d’interesse scendano al 3,50% o meno entro marzo 2026, rispetto al 41% di appena un mese fa.
Gli spot Bitcoin ETF registrano deflussi mentre le riserve corporate di Ether guadagnano terreno
Aumentando la cautela, gli spot Bitcoin ETF hanno registrato deflussi netti per 383 milioni di dollari tra giovedì e venerdì. I prelievi probabilmente hanno innervosito gli investitori, anche se Bitcoin ha mantenuto con successo il supporto a $110.000. La concorrenza di Ether (ETH) come asset di riserva aziendale potrebbe anche influenzare il sentiment, dato che le aziende hanno allocato ulteriori 200 milioni di dollari solo nell’ultima settimana, secondo i dati di StrategicETHReserve.
Per determinare se il sentiment ribassista sia confinato alle opzioni BTC, è necessario osservare il mercato dei futures su Bitcoin. In condizioni normali, i tassi di finanziamento sui contratti perpetui si aggirano tipicamente tra il 6% e il 12% per coprire il costo del capitale e i rischi legati all’exchange.
Attualmente, il tasso di finanziamento dei futures perpetui su Bitcoin si attesta su un neutro 11%. Sebbene neutro, rappresenta un miglioramento rispetto al livello ribassista del 4% osservato domenica. I trader potrebbero rispondere alla crescente concorrenza degli altcoin, soprattutto dopo che Nasdaq ha presentato domanda presso la US Securities and Exchange Commission per quotare titoli azionari tokenizzati e exchange-traded funds (ETF).
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I derivati su Bitcoin continuano a riflettere scetticismo nei confronti dell’ultimo rally, poiché sia le opzioni che i futures mostrano poco entusiasmo per il movimento sopra i $112.000. Ciò che potrebbe spingere i trader fuori da questa posizione cauta rimane incerto. La delusione per l’esclusione di Strategy (MSTR) dal ribilanciamento dell’S&P 500 di venerdì potrebbe anche spiegare parte del sentiment attenuato tra i rialzisti.
Per ora, un’impennata verso i $120.000 appare improbabile. Tuttavia, se gli spot Bitcoin ETF riusciranno a stabilizzarsi, il sentiment generale potrebbe rapidamente migliorare e preparare il terreno per un rinnovato slancio dei prezzi.
