XRP punta alla rottura mentre i mercati rimangono tesi

Le ultime cifre sull'inflazione negli Stati Uniti riaccendono le tensioni nei mercati finanziari, e il settore delle criptovalute non è immune a questa nervosità. Bloccato sotto la soglia dei $3, XRP fatica a definire una tendenza chiara. In un clima in cui ogni dato economico alimenta le speculazioni sulla politica monetaria della Fed, l'asset di Ripple si muove in una zona di incertezza. Tra speranze di breakout e rischi di correzione, la pressione aumenta attorno a una soglia divenuta strategica.

L'inflazione negli Stati Uniti riaccende le tensioni: Fed sotto pressione, XRP in attesa

Il rapporto mensile del Bureau of Labor Statistics, pubblicato questo giovedì 11 settembre, ha sorpreso i mercati. L'indice dei prezzi al consumo (CPI) è aumentato dello 0,4% ad agosto (rispetto allo 0,2% di luglio), portando l'inflazione annuale al 2,9%, il livello più alto da gennaio, mentre il mercato delle criptovalute è in ripresa.

La versione "core" dell'indice, che esclude alimentari ed energia, è rimasta stabile a +3,1% su base annua. Questo dato, considerato cruciale, ha raffreddato le speranze di un rapido allentamento della politica monetaria statunitense. Le aspettative per un taglio dei tassi di 0,25 punti da parte della Fed a settembre sono scese dal 91% all'88,7%”, secondo lo strumento FedWatch di CME Group.

In questo contesto teso, gli asset rischiosi, incluso XRP, reagiscono con cautela. La crypto di Ripple si aggrappa alla soglia psicologica dei $3,00, senza riuscire a stabilire una direzione chiara. Questo status quo è spiegato in particolare da una dinamica di mercato esitante, caratterizzata da “una spinta e controspinta aggressiva tra acquirenti e venditori”. In particolare, ecco i punti chiave:

• Il CPI complessivo si attesta al 2,9%, rispetto al 2,7% del mese precedente;
• Il Core CPI rimane al 3,1%, un livello attentamente monitorato dalla Fed;
• La probabilità di un taglio dei tassi alla prossima riunione FOMC è leggermente diminuita;
• XRP è bloccato attorno ai $3,00, senza breakout né al rialzo né al ribasso.

In sintesi, i dati macroeconomici hanno rallentato lo slancio speculativo attorno a XRP, senza però invertire la tendenza. Il mercato delle criptovalute, come gli indici azionari, si trova ora in una fase di attesa, sospeso al prossimo annuncio di politica monetaria.

L'ascesa dei derivati

Mentre il contesto macroeconomico pesa sulle prospettive a breve termine dell'intero mercato crypto, la crypto di Ripple mostra segnali specifici di resilienza. L'Open Interest nei contratti futures su XRP ha raggiunto gli 8,15 miliardi di dollari questo giovedì, rispetto ai 7,37 miliardi di dollari della scorsa domenica.

Questo significativo aumento dell'impegno speculativo riflette un rinnovato interesse degli investitori per l'asset e può essere interpretato come anticipazione di un movimento direzionale significativo. In questa fase, la soglia dei $3,00 funge da pivot tecnico. Gli investitori acquistano sui ribassi verso i $2,91, livello corrispondente alla media mobile esponenziale a 50 giorni (EMA 50).

Da una prospettiva di analisi tecnica, i segnali puntano verso l'alto. La configurazione MACD, in modalità “segnale di acquisto” da lunedì, e un RSI stabile a 54 indicano una moderata ma reale pressione rialzista.

L'aumento dell'RSI, che si avvicina a una zona di ipercomprato, conferma una pressione di acquisto sostenuta. Inoltre, la prossima zona critica individuata dagli analisti è a $3,35, testata l'ultima volta a metà agosto. Se questa resistenza dovesse essere superata, il mercato potrebbe quindi puntare al picco raggiunto lo scorso 18 luglio a $3,65.