Le azioni di GD Culture crollano del 28% dopo l'accordo da 875 milioni di dollari su asset in Bitcoin

Rapida panoramica 

• GD Culture emette 39,2 milioni di azioni per acquisire 7.500 BTC per un valore di 875,4 milioni di dollari.
• Il titolo scende del 28% a 6,99$, il calo più marcato da oltre un anno.
• L’azienda ora si posiziona tra i primi 15 detentori di Bitcoin, nonostante le preoccupazioni per la diluizione.

La reazione del titolo all’acquisizione alimentata da Bitcoin

Le azioni di GD Culture Group (NASDAQ: GDC) sono crollate del 28,16% martedì dopo che la società ha annunciato un importante accordo di scambio azioni-per-asset con Pallas Capital Holding. L’azienda di livestreaming ed e-commerce emetterà quasi 39,2 milioni di azioni ordinarie in cambio di tutti gli asset di Pallas Capital, inclusi 7.500 Bitcoin valutati circa 875,4 milioni di dollari.

L’operazione, finalizzata la scorsa settimana, posiziona GD Culture come il 14° maggiore detentore di Bitcoin quotato in borsa. Il CEO Xiaojian Wang ha dichiarato che l’acquisizione sostiene la spinta dell’azienda a costruire una “riserva cripto forte e diversificata” in un contesto di crescente accettazione istituzionale di Bitcoin come asset di tesoreria.

Il calo più grande da oltre un anno

Nonostante la strategia ambiziosa, gli investitori hanno reagito negativamente alla diluizione azionaria. Le azioni GDC hanno chiuso a 6,99$, segnando il calo più marcato in un solo giorno da oltre 12 mesi, prima di recuperare il 3,7% nelle contrattazioni after-hours. La capitalizzazione di mercato della società ora si attesta a 117,4 milioni di dollari, in calo del 97% rispetto al picco di febbraio 2021 di 235,80$ per azione.

Gli analisti avvertono che gli acquisti di Bitcoin finanziati tramite emissione di azioni potrebbero erodere il valore per gli azionisti. Matthew Sigel, responsabile della ricerca sugli asset digitali di VanEck, ha avvertito a giugno che raccogliere capitale tramite emissione di azioni per acquistare BTC comporta il rischio di diluizione a lungo termine se il prezzo delle azioni scende.

La corsa al tesoro Bitcoin si intensifica

La mossa arriva in un momento di boom per le cosiddette società “Bitcoin treasury”, con oltre 190 aziende quotate che detengono BTC nel 2025, rispetto a meno di 100 all’inizio dell’anno. Il mercato è salito a 112,8 miliardi di dollari, anche se la maggior parte rimane concentrata nella MicroStrategy di Michael Saylor, che controlla il 68% del settore.

GD Culture aveva già segnalato le sue ambizioni cripto a maggio, annunciando l’intenzione di raccogliere fino a 300 milioni di dollari tramite vendite di azioni per investire in Bitcoin e persino nel Trump memecoin (TRUMP). In precedenza, la società aveva ricevuto un avvertimento di non conformità dal Nasdaq a causa della bassa equity degli azionisti.

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