Bitcoin non segue più il vecchio modello di halving

Mentre i mercati finanziari vacillano sotto il peso delle incertezze monetarie e delle tensioni politiche, una previsione audace riaccende il dibattito. Bitcoin potrebbe raggiungere i 135.000 dollari, secondo Standard Chartered. In una recente nota, la banca britannica sconvolge gli scenari consolidati affermando che le attuali dinamiche di mercato invalidano i modelli storici post-halving. Questo cambio di tono, proveniente da un attore di primo piano della finanza tradizionale, rivitalizza le aspettative rialziste mentre BTC entra in una nuova fase di accelerazione.

Un modello storico sconvolto secondo Standard Chartered

In una nota condivisa, Geoff Kendrick, responsabile globale della ricerca crypto presso Standard Chartered, mette in discussione uno dei pattern ciclici più radicati nell’analisi del mercato crypto: il calo dei prezzi di bitcoin 18 mesi dopo un halving.

“Bitcoin si è allontanato da uno schema che, fino ad ora, vedeva i prezzi scendere 18 mesi dopo l’halving”, osserva. Tuttavia, secondo questa logica, questo ciclo avrebbe dovuto innescare un notevole arretramento entro la fine di quest’anno, a seguito dell’halving di aprile 2024. Evidentemente non è così. Bitcoin rimane forte, anzi accelera, superando questa settimana la soglia dei 120.000 dollari.

Questa dinamica sembra confermare che il mercato crypto sta sfuggendo ai suoi vecchi parametri strutturali. A sostegno di questa idea, diversi elementi fattuali rafforzano la tesi di un nuovo paradigma post-halving:

• Attualmente Bitcoin è scambiato a 120.606 dollari, in aumento dell’1,71% nelle ultime 24 ore;

• Il prezzo aveva già raggiunto i 120.286 dollari il giorno precedente, segnando un aumento di quasi l’8% nella settimana;

• Questo rialzo si inserisce in una tendenza soprannominata “Uptober”, ben nota agli osservatori per il suo tipico slancio rialzista nell’ultimo trimestre.

Kendrick sottolinea che questa traiettoria è senza precedenti rispetto al ciclo post-halving osservato nel 2018–2019, quando il mercato rimase inerte nonostante uno shutdown del governo USA simile a quello attuale.

Flussi massicci verso gli ETF su Bitcoin

Oltre alle considerazioni cicliche, Standard Chartered evidenzia un elemento fondamentale nell’attuale ascesa di bitcoin: la domanda istituzionale. Nella sua nota, Geoff Kendrick specifica che gli afflussi netti negli ETF su Bitcoin hanno ora raggiunto i 58 miliardi di dollari, di cui 23 miliardi generati solo nel 2025.

Egli afferma: “Prevedo almeno altri 20 miliardi di dollari entro la fine dell’anno, una cifra che renderebbe possibile la mia previsione di 200.000 dollari per bitcoin entro quella scadenza”. L’analista suggerisce quindi che la dinamica attuale potrebbe non solo portare a un picco di 135.000 dollari, ma potenzialmente a 200.000 dollari entro la fine dell’anno, qualora i flussi continuassero.

Guardando avanti, si possono considerare diverse implicazioni. In primo luogo, questa crescita dei partecipanti istituzionali potrebbe contribuire a ridurre la volatilità storica di bitcoin, aumentando al contempo la sua correlazione con gli indicatori macroeconomici globali. Inoltre, l’aumento dei flussi verso gli ETF alimenta una forma di legittimazione finanziaria di BTC, in grado di attrarre capitali ancora ai margini del mercato crypto in questo entusiasmante fine anno.