Ethereum accoglierà 1,4 miliardi di nuovi utenti mentre il colosso cinese AliPay lancia la propria L2
Ant Group sta scommettendo che il prossimo salto nella finanza digitale non avverrà in una banca, ma su Ethereum.
Il 14 ottobre, il gigante fintech cinese dietro la rete di pagamenti Alipay, che conta 1,4 miliardi di utenti, ha lanciato Jovay, una nuova blockchain Layer-2 (L2) costruita su Ethereum per trasferire asset del mondo reale (RWA) on-chain su scala istituzionale.
Cos’è Jovay?
Ant Digital, la divisione blockchain di Ant Group, descrive Jovay come una “rete di scaling conforme, assistita dall’IA” che mira a integrare dati e flussi di valore del mondo reale nella finanza decentralizzata.
La piattaforma utilizza doppi prover, una soluzione ibrida tra zero-knowledge e ottimistica, per garantire sia scalabilità che verificabilità. Viene lanciata deliberatamente senza un token nativo, segnalando un focus sull’adozione da parte di imprese e istituzioni piuttosto che sulla speculazione retail.
Le implicazioni sono enormi. Alipay ha 1,4 miliardi di utenti attivi mensili e gestisce trilioni di volume di pagamenti ogni anno. Se anche solo una frazione di questa attività migrasse su Ethereum tramite Jovay, la rete potrebbe diventare uno dei ponti infrastrutturali più rilevanti della finanza globale.
Secondo il whitepaper tecnico di Jovay, la rete ha raggiunto tra 15.700 e 22.000 transazioni al secondo (TPS) durante le prove in testnet e punta a 100.000 TPS tramite clustering dei nodi ed espansione orizzontale.
Questo sarebbe significativamente superiore rispetto a quanto attualmente ottenibile nell’ecosistema Ethereum layer-2, guidato da Base, sostenuto da Coinbase. Secondo i dati di L2Beats, Base elabora circa 93 TPS.
La tesi degli RWA
Gli asset del mondo reale (RWA) sono silenziosamente diventati il segmento in più rapida crescita su Ethereum. Secondo RWA.xyz, i treasury, le fatture e i fondi tokenizzati su Ethereum ora superano i 12 miliardi di dollari in valore, con un aumento di oltre il 300% dall’inizio del 2024.
Tuttavia, la maggior parte di questa liquidità rimane confinata a protocolli di nicchia con chiarezza normativa limitata.
Il modello di Jovay introduce una pipeline in cinque fasi: registrazione dell’asset, strutturazione, tokenizzazione, emissione e trading. Ogni fase incorpora checkpoint di verifica e attestazioni di dati off-chain, offrendo di fatto ai regolatori la stessa trasparenza che avrebbero nella finanza tradizionale.
Integrando il registro aziendale di AntChain con Ethereum, Jovay potrebbe abilitare regolamenti bilaterali tra istituzioni autorizzate e fornitori di liquidità on-chain.
Ad esempio, una banca che emette un’obbligazione digitale su Jovay potrebbe regolare istantaneamente con una controparte DeFi senza esporre dati interni o violare i controlli giurisdizionali.
Considerando ciò, Abbas Khan, Founders Success Manager presso Ethereum Foundation, ha dichiarato:
“Questa non è l’ennesima sperimentazione di una startup. È il segnale che la prossima fase della finanza globale si sta costruendo sulle infrastrutture di Ethereum… In Cina, Alipay non è un’app; è uno strato infrastrutturale per la vita quotidiana, pagamenti, prestiti, assicurazioni, identità, mobilità e altro ancora. E ora, Ant Group sta portando questa infrastruttura onchain.”
La scommessa macro dietro la blockchain di Ant
L’ingresso di Ant Group su Ethereum segnala un cambiamento strutturale nel modo in cui le fintech globali percepiscono il rischio blockchain.
Per anni, le grandi aziende hanno preferito ledger permissioned come Hyperledger per evitare volatilità ed esposizione alle public chain. Questo calcolo sta cambiando mentre governi e altre grandi istituzioni finanziarie sperimentano sempre più con blockchain pubbliche come Ethereum per i propri interessi.
Costruendo Jovay su Ethereum invece che su una rete proprietaria, Ant convalida di fatto le infrastrutture pubbliche come fondamento per la finanza istituzionale.
Inoltre, la mossa è una copertura contro l’isolamento tecnologico e una strategia per l’interoperabilità, poiché qualsiasi asset creato su Jovay può, in linea di principio, accedere all’ecosistema DeFi di Ethereum da 100 miliardi di dollari.
Il profilo dei costi supporta questa scelta.
Secondo i report, la rete Base, sostenuta da Coinbase, ha contribuito con meno di 5 milioni di dollari in commissioni di blob e settlement ai validatori di Ethereum layer-1 dal suo lancio nel 2023. Questo rappresenta un margine del 98% rispetto a quanto affronterebbe una chain autonoma in spese per i validatori.
Per Ant, questa efficienza si traduce in regolamenti più economici per la sua base utenti da miliardi di persone.
La silenziosa vittoria di Ethereum
Il debutto di Jovay riflette anche la lenta conquista della fiducia istituzionale da parte di Ethereum. Ciò che un tempo sembrava un esperimento volatile è diventato uno strato di regolamento neutrale su cui banche e giganti fintech possono fare affidamento senza perdere il controllo.
Se Jovay dovesse prendere piede, la quota di finanza tokenizzata di Ethereum potrebbe espandersi oltre la nicchia attuale degli RWA.
Questo significherebbe che ogni nuova classe di asset portata on-chain, inclusi crediti energetici e obbligazioni di governi locali, creerà nuova domanda per lo spazio dei blocchi ETH e per il routing della liquidità.
Come ha detto Khan, la mossa di Ant suggerisce che il prossimo miliardo di utenti non arriverà tramite memecoin o yield farming.
Invece, arriveranno perché i loro asset, risparmi e strumenti di credito migreranno silenziosamente su infrastrutture conformi che funzionano su Ethereum.
L’articolo Ethereum to onboard 1.4B new users as Chinese AliPay megacorp launches own L2 è apparso per la prima volta su CryptoSlate.
Esclusione di responsabilità: il contenuto di questo articolo riflette esclusivamente l’opinione dell’autore e non rappresenta in alcun modo la piattaforma. Questo articolo non deve essere utilizzato come riferimento per prendere decisioni di investimento.
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