- Nordea consentirà l’accesso al CoinShares Bitcoin ETP da dicembre
- Il servizio è solo di esecuzione, senza consulenza finanziaria
- Un netto cambiamento rispetto al divieto di trading BTC per i dipendenti di Nordea nel 2018
A partire da questo dicembre, Nordea Bank permetterà ai suoi clienti di acquistare e detenere il CoinShares Bitcoin ETP, uno sviluppo significativo nel panorama cripto europeo. Questa decisione arriva cinque anni dopo che la banca aveva vietato in modo controverso ai propri dipendenti di fare trading di Bitcoin, citando all’epoca preoccupazioni normative e di rischio.
La nuova offerta è solo di esecuzione, il che significa che i clienti Nordea possono inserire ordini autonomamente, ma la banca non fornirà alcuna consulenza o raccomandazione sugli investimenti. Questo permette alla banca di entrare nel settore cripto con cautela, offrendo comunque ai clienti l’esposizione agli asset digitali.
Cos’è il CoinShares Bitcoin ETP?
Il CoinShares Bitcoin ETP è un prodotto regolamentato scambiato in borsa che replica il prezzo di Bitcoin, offrendo agli investitori un modo più tradizionale per ottenere esposizione alle criptovalute senza detenere direttamente wallet digitali o gestire chiavi private. ETP come questo stanno guadagnando popolarità in Europa, soprattutto tra gli investitori più attenti al rischio che desiderano esposizione alle cripto con la sicurezza dei mercati regolamentati.
Offrendo il CoinShares Bitcoin ETP, Nordea si unisce a una lista crescente di istituzioni finanziarie tradizionali che stanno colmando il divario tra la finanza tradizionale e l’economia degli asset digitali.
Dal divieto all’adozione: il cambiamento di rotta di Nordea
Nel 2018, Nordea fece notizia per aver vietato ai propri dipendenti di possedere o fare trading di Bitcoin a causa di preoccupazioni sulla volatilità e sull’incertezza normativa. L’ultima decisione non rappresenta solo un cambiamento di politica, ma anche il riconoscimento di quanto il mercato cripto sia maturato da allora.
Questo sviluppo riflette anche una tendenza più ampia del settore. Con il rafforzamento dei quadri normativi e l’ingresso sul mercato di prodotti cripto di livello istituzionale, sempre più banche stanno riconsiderando il loro approccio agli asset digitali.
