Strategy sospende gli acquisti di Bitcoin, sollevando preoccupazioni sul mercato

Mentre bitcoin cerca di riprendersi dopo il suo crollo sotto gli $81.000, Strategy, uno dei maggiori accumulatori istituzionali di BTC, ha scelto il silenzio. Per la prima volta da settimane, la società non ha rilasciato alcun annuncio lunedì riguardo alle sue acquisizioni settimanali. Un comportamento insolito che solleva molte domande.

Strategy segna una pausa storica nella sua accumulazione di Bitcoin

Lance Vitanza, analista di TD Cowen, ha rivelato lunedì mattina che Strategy non ha emesso alcun titolo nell'ambito dei suoi programmi di offerta a prezzo di mercato. La società, abituata a iniziare ogni settimana con l'annuncio delle sue ultime acquisizioni di bitcoin, ha quindi segnato una pausa insolita. 

Questa decisione arriva mentre il prezzo delle sue azioni oscilla pericolosamente vicino al livello più basso degli ultimi 14 mesi.

Le azioni di Strategy erano a $179 venerdì, un rimbalzo del 5%. Tuttavia, questo slancio non nasconde la realtà: un crollo vertiginoso del 67% rispetto al picco di $543 raggiunto lo scorso anno.

Solo nell'ultimo mese, il titolo ha perso il 38% del suo valore, seguendo da vicino la traiettoria discendente di bitcoin. La crypto, che ha raggiunto un massimo storico di $126.000 il mese scorso, ora viene scambiata intorno a $88.000, dopo essere scesa a $81.500 la scorsa settimana.

Questa pausa negli acquisti non è del tutto senza precedenti. Strategy aveva già osservato un arresto simile all'inizio di ottobre, in coincidenza con la fine di un trimestre fiscale. 

Tuttavia, il contesto attuale è radicalmente diverso. La capitalizzazione di mercato della società è scesa sotto il valore delle sue riserve di bitcoin all'inizio di questo mese, compromettendo così la sua capacità di aumentare le partecipazioni per azione tramite l'emissione di azioni ordinarie.

Nuvole si addensano su Strategy

Il futuro di Strategy cristallizza le preoccupazioni con lo spettro dell'esclusione dagli indici MSCI il prossimo febbraio. L'organizzazione ha evidenziato somiglianze tra Strategy e i fondi d'investimento, una categoria esclusa dai suoi indici. Per Lance Vitanza, questo confronto rimane “tanto fuorviante quanto deplorevole.” 

L'analista difende l'identità di Strategy come “una società operativa quotata in borsa con un business software da $500 milioni e una strategia di tesoreria unica che utilizza Bitcoin come capitale produttivo.”

Eppure, le conseguenze di un ritiro sarebbero drammatiche. JPMorgan stima che i deflussi di capitale potrebbero raggiungere $11,6 miliardi se Strategy dovesse uscire dagli indici MSCI. 

Una massiccia vendita forzata avverrebbe proprio quando il titolo è già scambiato “a livelli significativamente depressi”, secondo Vitanza. Questo scenario potrebbe mettere a rischio in modo permanente il modello di accumulazione di Bitcoin che ha portato Strategy a diventare un attore chiave.

Di fronte a queste sfide, la società ha adattato la sua strategia di finanziamento. Quest'anno, di fronte alla redditività in calo delle emissioni di azioni ordinarie, Strategy si è rivolta alle azioni privilegiate con dividendi per raccogliere miliardi di dollari. 

Tuttavia, Strategy conserva un asset importante: 649.870 bitcoin in riserva. Ma questa pausa solleva una domanda cruciale: si tratta semplicemente di una pausa prima di riprendere la corsa, o la società sta completamente ripensando la sua strategia? Le prossime settimane saranno decisive.