I tre giganti puntano insieme: Abu Dhabi diventa la "capitale delle criptovalute"

Titolo originale: "Tether, Binance, Circle si uniscono: Abu Dhabi diventa il 'cuore cripto' globale"

Autore originale: Conflux, PANews

Se Dubai è la "Las Vegas" del mondo cripto—vivace, orientata al marketing e ai piccoli investitori—Abu Dhabi sta silenziosamente diventando la "nuova Wall Street": capitale, conformità e istituzioni.

Recentemente, nel mercato globale delle criptovalute si è verificato un fenomeno sorprendentemente coordinato: i principali emittenti di stablecoin e la più grande piattaforma di scambio hanno ottenuto contemporaneamente lo stesso "passaporto".

9 dicembre

· Il gigante delle stablecoin regolamentate Circle ha ottenuto la licenza di servizi finanziari (FSP) da ADGM.

8 dicembre

· USDT, la stablecoin leader emessa da Tether, ha ricevuto il riconoscimento da ADGM.

· La piattaforma di scambio leader Binance ha annunciato di aver ottenuto la licenza completa da ADGM e lancerà nel 2026 una nuova struttura di conformità "a tre entità".

Non è una coincidenza. Quando i gestori di trilioni di dollari scelgono collettivamente di "stabilirsi", questo segna che la regolamentazione cripto in Medio Oriente è passata da "paradiso fiscale" a "livello di regolamentazione per la liquidazione istituzionale globale".

USDT finalmente ha uno "status ufficiale"

Per molto tempo, sebbene USDT fosse la stablecoin con la maggiore capitalizzazione di mercato, è stata spesso criticata dalle autorità di regolamentazione occidentali per la sua "mancanza di trasparenza". Ma ad Abu Dhabi, ha ottenuto uno status di altissimo valore: "Accepted Fiat Reference Token (AFRT)".

Non si tratta di una semplice licenza, ma di un vero e proprio "passaporto multichain".

ADGM ha riconosciuto ufficialmente lo status regolamentato di USDT su 9 principali blockchain, tra cui Aptos, TON, Solana, Near. Questo significa che banche, fondi e istituzioni all'interno della giurisdizione ADGM possono utilizzare legalmente e in modo conforme USDT on-chain per le liquidazioni, senza preoccuparsi dei rischi legali. Per l'industria Web3, desiderosa di attrarre capitali tradizionali, questo è un passo chiave per collegare la "fiat-cryptocurrency".

Circle, subito dopo, non è stata da meno: non solo ha ottenuto la licenza, ma ha anche nominato un ex dirigente Visa a capo delle operazioni in Medio Oriente, con l'intento di sfruttare il ruolo di hub finanziario di Abu Dhabi per conquistare una quota delle transazioni digitali dei petroldollari.

Binance "entra con capitale proprio"

Si apprende che Binance ha ottenuto in una sola volta tre licenze indipendenti, rispettivamente per trading, clearing e custodia, e servizi OTC. Dal 2026, le sue attività locali saranno gestite da tre entità indipendenti:

· Nest Exchange Services Limited: responsabile delle operazioni di piattaforma per trading spot e derivati;

· Nest Clearing and Custody Limited: responsabile di clearing e custodia, agendo come controparte centrale per il trading di derivati;

· Nest Trading Limited: offre servizi OTC, swap istantanei e alcuni servizi finanziari.

Alcuni dicono che si tratti di una "scissione imposta dalla regolamentazione", ma considerando il contesto, sembra piuttosto un'abilitazione di "configurazione di alto livello".

Abu Dhabi ha imparato la lezione dal crollo di FTX, imponendo la "separazione delle funzioni". Questo non solo consente a Binance di avere una struttura di conformità allo stesso livello del Nasdaq, ma anche il sostegno della "squadra nazionale": già all'inizio di quest'anno, la società di investimento MGX, fondata con la partecipazione del fondo sovrano di Abu Dhabi Mubadala, ha investito in Binance.

Con queste tre licenze, Binance ha effettivamente costruito ad Abu Dhabi un'infrastruttura finanziaria completa e pienamente conforme.

Perché proprio Abu Dhabi?

Perché i giganti hanno scelto Abu Dhabi?

La risposta si trova nel design di "doppio binario" al vertice.

Gli Emirati Arabi Uniti hanno una regolamentazione unica "federale - zona franca". Abu Dhabi Global Market (ADGM) è una "giurisdizione di common law indipendente". Si trova sul territorio degli Emirati, ma applica direttamente il sistema di common law britannico, il più familiare ai mercati finanziari internazionali, con tribunali e potere legislativo indipendenti.

Qui, i giganti possono godere di un equilibrio perfetto—

· Maggiore certezza ed efficienza rispetto agli Stati Uniti: Sebbene la regolamentazione statunitense stia diventando più favorevole, il processo legislativo richiede ancora tempo. ADGM ha già stabilito standard regolamentari maturi, chiari e "pronti all'uso", senza che le aziende debbano attendere il confronto tra diversi enti regolatori (come SEC e CFTC).

· Maggiore rigore rispetto a Dubai: la Dubai Virtual Asset Regulatory Authority (VARA) si concentra su retail e marketing, mentre ADGM si ispira a Londra e New York, puntando su custodia istituzionale, RWA e liquidazioni transfrontaliere.

· Anche un top player del capitale: non dimentichiamo che il governo degli Emirati è esso stesso un detentore strategico di asset cripto (tramite entità come Citadel Mining), e il suo fondo sovrano MGX ha investito direttamente in Binance.

Non solo regolatore, ma anche partner. Questa è l'attrattiva finale di Abu Dhabi per i giganti.

Ancora più sorprendente è la sua determinazione nell'espandersi. Secondo l'ultimo rapporto di Bloomberg, a causa dell'elevato numero di istituzioni finanziarie presenti, lo spazio locale non basta più e Abu Dhabi sta pianificando di investire 16 miliardi di dollari per espandere massicciamente il distretto finanziario. Questa audacia di "costruire quando manca spazio" riflette la sua volontà di diventare un centro finanziario globale.

La "capitale" globale della conformità

Mentre gli Stati Uniti sono ancora alle prese con "chi regola cosa" e l'Europa è ancora nella fase di adattamento del MiCA, Abu Dhabi ha silenziosamente completato il puzzle delle infrastrutture: introducendo i maggiori emittenti di stablecoin e le principali piattaforme di scambio globali, sta gradualmente costruendo un sistema operativo finanziario digitale completo e di livello istituzionale.

Questa non è solo una vittoria regionale, ma il riflesso dello spostamento del baricentro della finanza cripto globale verso est. Per gli operatori del settore, se le opportunità degli ultimi cinque anni erano nel codice della Silicon Valley, quelle dei prossimi cinque anni potrebbero trovarsi negli uffici di Abu Dhabi.