I mercati crypto crollano a causa delle tensioni nelle banche regionali statunitensi e del prolungato shutdown del governo

Punti Chiave

• Bitcoin e le principali criptovalute hanno subito cali significativi a causa delle tensioni nel settore bancario regionale statunitense e delle preoccupazioni per il prolungato shutdown del governo.
• La capitalizzazione del mercato crypto è scesa del 6% mentre gli investitori si sono spostati verso asset rifugio dopo la divulgazione di ingenti perdite su prestiti da parte delle banche regionali statunitensi.

Bitcoin ha perso più di 5.000 dollari in meno di sei ore nella mattinata di venerdì, trascinando al ribasso la maggior parte delle altcoin mentre crescono i timori per la crisi bancaria regionale e lo shutdown del governo USA entra nella sua terza settimana.

Bitcoin è crollato da quasi 109.000 dollari a 103.500 dollari questa mattina prima di rimbalzare sopra i 106.000 dollari, secondo CoinGecko. Si tratta di un calo del 4,5% nelle ultime 24 ore.

Nello stesso periodo, Ethereum e XRP sono scesi ciascuno di circa il 6%, Solana ha perso circa l’8% e BNB è calato di quasi il 10%.

Il valore totale del mercato crypto è diminuito del 6% a 3,6 trilioni di dollari, riprendendo il calo registrato dopo i commenti del Presidente Trump sulle tensioni commerciali tra USA e Cina.

Le rinnovate preoccupazioni sulla salute delle banche regionali statunitensi potrebbero aver contribuito all’ultima ondata di vendite sul mercato.

Questa settimana, Zions Bancorporation e Western Alliance hanno rivelato enormi perdite su prestiti ed esposizioni potenzialmente legate a frodi, scuotendo la fiducia degli investitori, facendo scendere i titoli bancari e spingendo la fuga verso asset rifugio come l’oro.

Venerdì, l’oro si è avvicinato ai 3.400 dollari dopo aver continuato a segnare nuovi massimi per tutto il 2025.

I problemi che affliggono queste banche stanno riaccendendo l’ansia per una possibile stretta creditizia simile al crollo della Silicon Valley Bank (SVB) nel marzo 2023. Tuttavia, gli esperti affermano che la situazione non ha ancora raggiunto quella scala.

Tuttavia, gli analisti avvertono che i timori di una più ampia stretta creditizia potrebbero intensificarsi, specialmente se altre banche dovessero rivelare perdite legate a prestiti in sofferenza o esposizioni fuori bilancio. Inoltre, il prolungato shutdown del governo potrebbe aggravare l’instabilità, trasformandola potenzialmente in una crisi sistemica.

Con il ritorno delle tensioni bancarie, gli analisti dicono che Bitcoin è in saldo

Arthur Hayes, co-fondatore di BitMEX, afferma che Bitcoin è “in saldo” in mezzo alla rinnovata debolezza delle banche regionali statunitensi.

In un post su X, Hayes ha dichiarato che se l’attuale instabilità dovesse trasformarsi in una crisi, gli investitori dovrebbero essere pronti a un salvataggio in stile 2023 e considerarlo un’opportunità di acquisto.

“Se questa instabilità delle banche regionali statunitensi dovesse trasformarsi in una crisi, preparatevi a un salvataggio simile a quello del 2023,” ha scritto Hayes. “E poi andate a fare shopping — supponendo che abbiate capitale disponibile. Io ho già la mia lista, e voi fam?”