La controversia che circonda la grazia presidenziale concessa a Changpeng Zhao continua ad intensificarsi, ma il suo avvocato, Teresa Goody Guillén, respinge fermamente le affermazioni secondo cui il co-fondatore di Binance avrebbe comprato la sua libertà. In una recente apparizione al “Pomp Podcast” di Anthony Pompliano, Guillén ha descritto le accuse come “un accumulo di dichiarazioni false”, sostenendo che i critici fraintendono sia il contesto imprenditoriale sia il funzionamento della blockchain.
La controversia è stata amplificata da recenti notizie che evidenziano i legami sempre più stretti tra Binance e la famiglia Trump. Dopo la rielezione di Trump, Binance è diventata strettamente collegata a World Liberty Financial, una società crypto parzialmente posseduta dall’entità collegata a Trump, DT Marks DEFI LLC. DT Marks deteneva precedentemente una quota del 75% e attualmente possiede il 38%, mentre entità affiliate a Trump detengono 22,5 miliardi di token World Liberty e ricevono il 75% dei proventi delle vendite dei token.
Questi legami, combinati con la grazia concessa a Zhao in ottobre, mesi dopo aver scontato una pena detentiva di quattro mesi, hanno alimentato accuse di uno scambio di favori. La senatrice Elizabeth Warren è stata una delle critiche più esplicite, definendo la situazione un esempio di corruzione politica.
L’avvocato respinge i collegamenti tra CZ e le iniziative crypto di Trump
Guillén ha respinto la narrazione secondo cui la grazia a CZ sarebbe stata il risultato di un’influenza finanziaria, in particolare tramite World Liberty Financial, una società ampiamente e erroneamente etichettata come un’impresa di proprietà di Trump. Ha sottolineato che non ci sono prove che l’azienda appartenga a Trump, eppure questa supposizione continua a circolare come fosse un fatto. Secondo lei, i media e i critici politici si basano più su speculazioni che sulla verità.
CZ ha scontato una pena detentiva di quattro mesi nel 2024 per non aver implementato adeguati controlli Anti-Money Laundering su Binance. Sebbene le accuse non includessero frode o danni a vittime, hanno portato al suo allontanamento dall’exchange. Quando l’ex presidente Donald Trump ha concesso la grazia a CZ in ottobre, ha sostenuto pubblicamente che l’infrazione di CZ “non era un crimine”.
Le critiche della senatrice Warren suscitano reazioni
Una delle critiche più forti, la senatrice Elizabeth Warren, ha definito la grazia un esempio di “corruzione”, sostenendo che CZ abbia favorito le iniziative crypto di Trump e fatto pressioni per ottenere la grazia. CZ ha risposto rapidamente, affermando che la Warren non riusciva a “riportare correttamente i fatti”.
Guillén ha fatto eco a questo sentimento, sottolineando le inesattezze nelle dichiarazioni della Warren, in particolare l’affermazione che CZ fosse stato condannato per un crimine di cui non era stato accusato. Ha anche criticato l’ampia immunità concessa ai politici statunitensi, suggerendo che ciò consenta la diffusione di disinformazione senza conseguenze. Secondo lei, questo non era ciò che i fondatori dell’America intendevano per responsabilità politica.
Una grazia presentata come “giustizia”
Guillén ha sostenuto che la grazia non fosse favoritismo politico, ma una correzione di un’ingiustizia. Ha affermato che CZ è stato preso di mira ingiustamente durante quella che ha descritto come una “guerra contro le crypto”, soprattutto nel clima acceso seguito al crollo di FTX. Mentre i dirigenti della finanza tradizionale hanno evitato il carcere per questioni simili, CZ è diventato il volto della frustrazione regolamentare, ha detto.
“È l’unica persona mai perseguita, e persino incarcerata, per un’accusa senza frode, senza vittime e senza precedenti penali,” ha spiegato Guillén, sostenendo che sia diventato un capro espiatorio conveniente in un ambiente regolamentare teso.
